La Tecnica dell’onda di ritorno 🌊 Come minimizzare il rimpianto
Scopri la Tecnica dell'Onda di Ritorno: un metodo pratico per prendere decisioni senza rimpianti. Proiettati a 80 anni e lascia che il futuro guidi le tue scelte di oggi.
Ho 38 anni e mi pento di un sacco di cose, ma veramente tante. Di aver sfruttato pochissimo gli anni universitari (a livello formativo). Di aver smesso di praticare l’atletica leggera a 15 anni. Di aver dedicato pochissime attenzioni a mia madre quando ne aveva bisogno. La lista sarebbe ancora lunga e te la risparmio.
Crescendo, e passando da un pentimento a un’altro, ho iniziato a cercare delle “strategie” per minimizzare i rimpianti futuri, in modo da non dovermi trovare a 50 o 80 anni pieno zeppo di pentimenti e delusioni.
Avendo trovato una quadra piuttosto soddisfacente, oggi voglio condividere con te quella che ho chiamato la Tecnica dell'onda di ritorno. Immagina un'onda che torna indietro dal futuro per guidare il presente.
Sono partito dal più celebre Regret Minimization Framework, ma l’ho rivisto e rielaborato attraverso la mia esperienza, ça va sans dire. Al fondo ci sono anche parecchi esercizi pratici per passare anche tu all’azione. Let’s go.
Più passo il tempo a studiarla e osservarne i comportamenti, più mi accorgo di quanto la mente sia strana e incomprensibile. Continua a farci i dispetti; non si capisce mai se agisce per aiutarci o boicottarci. Molto spesso i sabotaggi si rivelano salvifici, e i grandi entusiasmi si traducono in errori madornali.
Così, anche quando dobbiamo prendere una decisione importante, la nostra mente ci fa istintivamente concentrare sulle conseguenze immediate (come se fossimo ancora in mezzo alla savana a lottare contro la fame e le belve feroci): Quanto guadagnerò il mese prossimo, se mi licenzio, o se non chiudo anche questo contratto? Cosa penseranno le nostre famiglie, se lascio il mio fidanzato? Cosa dirà il mio capo, o il mio socio, se mi prendo 3 giorni di ferie proprio in questo momento delicato?
È come se guardassimo la vita attraverso una lente d'ingrandimento, che ci fa vedere in macro i dettagli più vicini, ma ci fa perdere completamente il quadro generale.
La Tecnica dell’onda di ritorno ribalta questa prospettiva. Invece di chiederti: Cosa succederà domani? ti invita a porti una domanda radicalmente diversa: Cosa penserò di questa decisione quando avrò 80 anni?
Improvvisamente, le preoccupazioni che sembravano così importanti – il giudizio dei familiari, la perdita di uno stipendio sicuro, la paura del fallimento – si ridimensionano drasticamente. Dall'alto dei tuoi 80 anni, tutto assume una proporzione diversa.
L’importanza del cambio di prospettiva
Quando ti proietti nel futuro e guardi indietro alla tua vita, accade qualcosa di straordinario: le tue priorità si riorganizzano automaticamente. Le cose che oggi ti sembrano montagne invalicabili diventano semplici sassolini sul sentiero. E quelle opportunità che magari stai rimandando per paura o pigrizia si rivelano per quello che sono: potenziali tesori nascosti.
Questa prospettiva temporale allargata ti permette di distinguere tra due tipi di rimpianti molto diversi:
I rimpianti dell'azione: "Mi pento di aver provato quella cosa che poi è andata male." Questi rimpianti, curiosamente, tendono a sfumare con il tempo. Anche se un progetto è fallito, anche se hai perso dei soldi, anche se hai fatto una figuraccia, col tempo questi episodi si trasformano in storie, in lezioni apprese, in esperienze che ti hanno formato.
I rimpianti dell'inazione: "Mi pento di non aver mai provato." Questi, invece, si intensificano con gli anni. Il "cosa sarebbe successo se..." diventa un tarlo che ti accompagna per tutta la vita. È il libro mai scritto, il viaggio mai fatto, la persona mai contattata, l'idea mai sviluppata.
Non sto suggerendo di essere irresponsabili o di ignorare completamente le conseguenze pratiche delle tue scelte. Ma spesso quello che ci blocca non sono considerazioni razionali, bensì paure irrazionali ingigantite dall'immediatezza del presente.
A 80 anni, difficilmente ti pentirai di aver guadagnato qualche migliaio di euro in meno in un determinato periodo. Ma potresti pentirti amaramente di aver sacrificato i tuoi sogni per quella sicurezza economica.
Quando funziona (e quando no)
Questo approccio è particolarmente potente per le decisioni che riguardano:
Cambiamenti di carriera: Lasciare un lavoro sicuro per inseguire una passione
Progetti creativi: Scrivere quel libro, avviare quel canale YouTube, creare quella startup
Relazioni: Dichiarare i tuoi sentimenti, porre fine a rapporti tossici, investire tempo in nuove amicizie
Esperienze: Viaggiare, imparare nuove competenze, esplorare hobby
Tuttavia, è importante riconoscere che questo framework ha dei limiti. Non è sempre la bussola perfetta per ogni decisione. Alcune scelte richiedono un'analisi più sfumata, che tenga conto di responsabilità verso altre persone, di vincoli reali o di valori che vanno oltre la semplice minimizzazione del rimpianto personale.
Inoltre, c'è un rischio sottile: quello di ottimizzare solo per una versione futura di te stesso, ignorando il benessere presente. La vita non è solo la somma delle decisioni che prenderai, ma anche la qualità dell'esperienza quotidiana che vivi. È per questi motivi che negli esercizi seguenti, ho cercato di integrare una visione più ampia, in grado di abbracciare sia la minimizzazione del rimpianto futuro sia la qualità di vita nel tuo adesso.
Come applicare la Tecnica dell’onda di ritorno
Per rendere davvero efficace un qualsiasi concetto, per quanto potente ed evocativo, devi trasformarlo da forma astratta a strumento concreto di decision-making. La pratica supera la grammatica. In questo caso il proverbio è azzeccato.
Il primo passo è sempre quello di creare distanza emotiva dalla situazione presente. Quando sei nel mezzo di una decisione difficile, le emozioni immediate possono offuscare il giudizio. La proiezione futura ti permette di osservare la situazione da un punto di vista più neutrale e lucido.
Il secondo passo è quello di interrogare sistematicamente i tuoi rimpianti potenziali. Non si tratta di una semplice fantasia, ma di un'analisi strutturata che ti aiuta a distinguere tra paure genuine e ansie irrazionali.
Il terzo passo è quello di accettare che non esiste la scelta perfetta. L'obiettivo non è eliminare completamente la possibilità di rimpianto, ma scegliere il tipo di rimpianto con cui preferisci convivere.
La tecnica in azione: SEZIONE 1 — Proiezione a 80 anni
Esercizio 1: La Lettera da 80enne
Questo esercizio ti aiuta a sviluppare la capacità di osservare la tua vita con uno sguardo retrospettivo.
Istruzioni:
Trova un momento di tranquillità e scrivi una lettera a te stesso o te stessa da quando avrai 80 anni.
Nella lettera racconta:
Di cosa sei più fiero o fiera?
Cosa avresti voluto avere il coraggio di fare?
Cosa ti ha frenato o frenata?
Quali errori non rifaresti?
Concludi con una frase che inizia con: "Se potessi tornare indietro, ti direi di…"
Scoprirai che le cose di cui sei davvero orgoglioso sono i momenti in cui hai preso dei rischi, hai fatto qualcosa di coraggioso, hai seguito le tue intuizioni profonde nonostante le incertezze.
Esercizio 2: Time-Lapse Decision Making
Questo esercizio ti aiuta a valutare le opzioni attuali con la lente del futuro.
Istruzioni:
Scegli una decisione attuale che ti blocca (es. cambiare lavoro, avviare un progetto, trasferirti).
Immagina di raccontare a un nipote cosa hai scelto di fare.
Scrivi due versioni: una in cui hai agito, una in cui hai rinunciato.
Quale delle due ti dà pace? Quale genera fastidio?
L'esercizio del nipote è particolarmente efficace perché ti costringe a spiegare le tue scelte a qualcuno che non è ancora condizionato dalle paure e dalle limitazioni che potresti aver accettato come normali.
SEZIONE 2 — Analisi: definisci i rimpianti e le omissioni
Esercizio 3: Rimpianti passati, pattern futuri
Questo esercizio ti aiuta a scoprire pattern decisionali legati al rimpianto.
Istruzioni:
Elenca 3 grandi rimpianti del passato.
Per ognuno rispondi:
Cosa non ho fatto?
Perché non l'ho fatto?
Cosa ho imparato?
Cerca uno schema ricorrente: paura, perfezionismo, giudizio, comodità?
Ora osserva una tua decisione attuale: sta seguendo lo stesso schema?
Spesso i nostri rimpianti seguono pattern molto chiari. Alcune persone rimpiangono sistematicamente di non aver preso abbastanza rischi, altre di non aver investito abbastanza nelle relazioni, altre ancora di non aver seguito i propri valori autentici. Riconoscere questi pattern ti permette di interrompere il ciclo.
Esercizio 4: La lista dei Non Detti
Questo esercizio ti aiuta a rendere espliciti i desideri inespressi.
Istruzioni:
Scrivi 5 frasi che iniziano con: "Vorrei tanto provare a…"
Poi completa: "…ma non oso perché…"
Valuta per ciascuna: se non la farai mai, ti peserà a 80 anni?
Questo esercizio è spesso rivelatore. Ti accorgerai che molte delle tue paure sono basate su scenari improbabili o su giudizi di persone che, in realtà, non sono così importanti nella tua vita.
SEZIONE 3 — Decisione: applica la tecnica su casi concreti
Esercizio 5: Decisione a tre livelli temporali
Per una decisione importante (es. lasciare un lavoro, iniziare una relazione, cambiare città):
Scrivi le conseguenze a:
3 mesi
3 anni
30 anni
Poi rispondi: "Quale scenario mi fa meno male, se dovessi sbagliarmi?"
Questo esercizio ti aiuta a superare il "bias del breve termine" e prendere decisioni con una prospettiva temporale ampia. Spesso scoprirai che le conseguenze che ti preoccupano di più sono quelle a 3 mesi, mentre quelle a 30 anni vanno in una direzione completamente diversa.
Hai tutta l’estate davanti, fissa oggi stesso un giorno sul calendario in cui dedicare 3 ore a questi esercizi. Potrebbero salvarti anni di rimpianti futuri. Il o la TU ottantenne te ne sarà grato.