Quali sono i libri che ti hanno reso te?
In aggiunta: i miei consigli di lettura sotto l’ombrellone.
Questo numero era già in programma per oggi, almeno da inizio luglio. Poi il mio amico e collega
di Let Me Tell It mercoledì scorso è uscito con un numero sull'importanza della curatela in quest'epoca di infobesità, e allora l’argomento di oggi mi è parso ancora più azzeccato.Oggi ti faccio una domanda, e ti do qualche risposta; sperando da un lato di innescare una bella esplorazione delle radici del tuo pensiero, dall'altro di far germogliare qualche nuovo seme di conoscenza.
La domanda è: Quali sono i libri che ti hanno reso te?
Non parlo necessariamente dei tuoi libri preferiti – anche se naturalmente potrebbero coincidere – ma di quelli che hanno lasciato un'impronta indelebile nel tuo modo di pensare, di vedere il mondo, di essere te stesso o te stessa. Quei volumi che, una volta letti, sono rimasti con te per sempre, influenzando silenziosamente ogni tua riflessione successiva. Bussole, frasari, archivi, pozzi a cui attingere o rifugi ove proteggersi quando il mondo ci appare troppo scomodo.
È un'idea che mi ha sempre affascinato, e che ho ritrovato articolata nel progetto The Books That Made Us di Apocryphaa qui su Substack: una serie di saggi in cui diversi scrittori raccontavano non tanto i loro libri del cuore, quanto quelli formativi, quelli che li avevano plasmati. Come scrive Louis L'Amour nella citazione che apre quella raccolta: "Una volta che hai letto un libro a cui tieni, una parte di esso resta sempre con te."
I libri diventano formativi spesso per una questione di tempismo, o come direbbe Jung, di sincronicità: arrivano nel momento giusto della nostra vita, esattamente quando ne abbiamo più bisogno. Parlano a una parte di noi che aspettava di essere risvegliata, o che aveva bisogno di essere consolata, o che cercava le parole per dire qualcosa che non riusciva ancora a esprimere.
Dunque, dato che agosto è alle porte, ti condivido la lista dei libri che mi hanno reso me. Quale migliore occasione per darti qualche consiglio di lettura sotto l’ombrellone, o da portare in viaggio?
Romanzi e letteratura
Guerra e Pace di Leo Tolstoj Dentro questo libero c’è tutto. Un mondo in miniatura dove ogni personaggio è un universo completo, ogni battaglia un microcosmo dell'esistenza umana. Lo rileggo ogni 5 anni, ed è come tornare a scuola per imparare a essere umani.
Rayuela di Julio Cortázar Un romanzo che è al tempo stesso gioco, labirinto, esperimento ontologico, densità letteraria. È denso perché ogni riga chiede di essere riletta, come se avesse necessità di ossigenarsi come il vino, per essere compresa, o anche solo per essere goduta ancora una volta, come se fosse la prima.
Shantaram di Gregory David Roberts L'autobiografia romanzata di un fuggitivo australiano che finisce nei bassifondi di Bombay e scopre che l'inferno può trasformarsi nel luogo della redenzione. Roberts scrive con la frenesia di chi ha davvero vissuto ogni singola pagina, trasformando il crimine, l'amore e la filosofia in un cocktail molotov narrativo che esplode ad ogni capitolo. E poi, è un’avventura meravigliosa. È il mattone che ho letto più velocemente di ogni altro.
Le particelle elementari di Michel Houellebecq Il romanzo che ha fotografato spietatamente la nostra epoca: l'individualismo sfrenato, la solitudine tecnologica, il sesso come ultimo disperato tentativo di connessione umana. Houellebecq scrive come un entomologo sociale, osservando la specie umana contemporanea con lucidità chirurgica e senza mai concedere il lusso della consolazione. Un libro che fa male e che proprio per questo è necessario.
I tre moschettieri di Alexandre Dumas L'avventura pura, cristallizzata in personaggi che sono diventati archetipi eterni. Dumas aveva capito una verità fondamentale: che tutti, dentro di noi, abbiamo bisogno di credere nell'amicizia assoluta, nell'onore incorruttibile e nell'amore che vale più della vita. Ti consiglio l’ascolto dell’audiolibro letto da Paolo Bonacelli su Ad alta voce di Radio 3. Spettacolare, e gratuito.
L'altra parte di Alfred Kubin Il capolavoro visionario che anticipa Kafka e Lynch in un'unica, allucinata narrazione. Kubin costruisce un mondo parallelo dove la logica si scioglie come cera al sole e l'incubo diventa la condizione naturale dell'esistenza. È il libro che ti insegna che l'orrore più autentico non viene dai mostri, ma dall'assurdità quotidiana spinta oltre ogni limite di sopportazione. Le illustrazioni, opera dell’autore stesso, valgono da sole il libro.
Saggistica
Armi, acciaio e malattie di Jared Diamond La Storia degli umani raccontata attraverso geografia, biologia e caso. Diamond demolisce ogni spiegazione razzista o culturalista del dominio occidentale, sostituendola con una narrazione dove i virus, i cavalli e il grano diventano i veri protagonisti della storia umana. Un libro che riscrive completamente il modo in cui guardiamo al passato e, di conseguenza, al presente.
Sapiens di Yuval Noah Harari L'intera storia dell'umanità condensata in un racconto che leggi come un thriller. Harari ha il dono raro di far sembrare semplici le questioni più complesse, trasformando l'evoluzione, la religione e l'economia in una narrazione avvincente dove ogni capitolo è una rivelazione. È il libro che ti fa sentire contemporaneamente insignificante e straordinario in quanto essere umano.
No Logo di Naomi Klein Il manifesto che ha decodificato il capitalismo contemporaneo quando ancora molti non capivano verso dove stessimo andando. Klein ha fotografato con precisione millimetrica come i brand fossero diventati più importanti dei prodotti, e come le multinazionali stessero riscrivendo le regole del gioco sociale. Un libro profetico che ha anticipato molte delle dinamiche che oggi diamo per scontate.
L'ordine del tempo di Carlo Rovelli La fisica quantistica raccontata con la poesia di chi sa che la scienza, al suo livello più profondo, è pura meraviglia. Rovelli smonta le nostre certezze più elementari sul tempo e lo spazio, ricostruendole in una visione dell'universo che è insieme più strana e più bella di quanto immaginavamo. Un libro che ti cambia il modo di guardare l'orologio.
Debito di David Graeber Cinquemila anni di storia economica che demoliscono il mito fondativo del capitalismo: che il baratto abbia preceduto la moneta, che il debito sia una questione puramente economica, che i mercati siano naturali. Graeber scrive come un detective della storia, scoprendo che dietro ogni transazione economica si nasconde sempre una relazione di potere.
Le parole e le cose di Michel Foucault L'archeologia del pensiero occidentale condotta da uno degli intellettuali più radicali del Novecento. Foucault non si limita a descrivere come pensiamo: scava nelle fondamenta stesse del nostro modo di categorizzare la realtà, mostrando che quello che consideriamo "naturale" è in realtà il prodotto di specifiche configurazioni storiche. Un libro che ti insegna a dubitare di tutto, a partire dalle tue certezze più granitiche.
L'uomo e i suoi simboli di Carl Gustav Jung Il ponte tra psicologia del profondo e saggezza antica, scritto dal maestro svizzero negli ultimi anni di vita come testamento intellettuale. Jung ti introduce al mondo dell'inconscio collettivo, degli archetipi e dei sogni con la pazienza di un nonno che racconta favole cariche di significato. È il libro che ti fa capire che dietro ogni nostra azione si nasconde un universo simbolico di cui siamo appena consapevoli.
L'essere e il nulla di Jean-Paul Sartre Il trattato più denso e illuminante sull'esistenza umana mai scritto, dove la filosofia si trasforma in psicologia esistenziale. Sartre analizza la condizione umana con lucidità spietata: siamo "condannati a essere liberi", responsabili di ogni nostra scelta in un universo che non ci offre scuse preconfezionate. Un libro che ti pesa addosso come una responsabilità e ti libera come una rivelazione.
Questi sono i libri che mi hanno reso me. Ognuno è arrivato nel momento giusto, ha risposto a una domanda che non sapevo di avere, ha aperto una porta che non sapevo esistesse. Sono pagine che porto con me, che rileggo mentalmente nei momenti di dubbio, che cito inconsapevolmente nelle conversazioni di tutti i giorni.
E tu? Quali sono i libri che ti hanno reso te? Mi farebbe piacere se me li condividessi! Non limitarti ai classici o a quello che "si deve" aver letto: pensa davvero a quei volumi che hanno plasmato il tuo pensiero e che continui a sentire presenti anche quando non li hai più sottomano.
Qualche giorno fa un lettore di Trasumanare, con cui ho (quasi) concluso il percorso 1to1, mi ha lasciato una bellissima testimonianza che ho pensato di condividere con te.
Se anche tu sentissi il bisogno di vivere un’esperienza così profonda, puoi cliccare sull’immagine per fissare un colloquio conoscitivo insieme a me.