34+9 cose di cui sono abbastanza sicuro: LAVORO
Seconda parte della serie di tre uscite sulle "cose di cui sono abbastanza sicuro". Oggi si parla di LAVORO.
Nel precedente numero ho condiviso le “cose di cui sono abbastanza sicuro”, riguardo alla VITA in generale. Oggi invece mi focalizzo sul LAVORO. La prossima settimana uscirà la terza e ultima parte legata ai SOLDI.
Parte 2 di 3: LAVORO
Non lavorare per qualcuno che non vorresti diventare.
C'è una grande differenza tra il modo in cui qualcosa dovrebbe funzionare in teoria e il modo in cui funziona effettivamente nel mondo reale. Concentrati di più sul secondo che sul primo.
Non promettere, sorprendi.
Dovresti lavorare per guadagnare più tempo con i tuoi soldi, non guadagnare più soldi con il tuo tempo.
Il tuo datore di lavoro non ti sta facendo un favore nel pagarti. Pretendi una paga giusta, un'orario giusto, le ferie giuste.
Done is better than perfect.
Sviluppa queste tecniche da un minuto per salvare otto ore a settimana.
Ozia di più. Raramente le buone idee vengono durante le riunioni, ma piuttosto vengono mentre si fa una passeggiata, si sta seduti sul divano o si fa la doccia.
"Ho visto l'e-mail che mi hai inviato il mese scorso, purtroppo ho procrastinato nel risponderti". "Mi sono davvero dimenticato". "Questo è il miglior sforzo che potevo realisticamente fare". Impara a dire frasi come queste più spesso.
Cerca di raggiungere inbox-zero. Avere 2481 email da leggere ti farà perdere quelle importanti e ti farà sentire perennemente indietro.
I miei lavori migliori sono stati facili da scrivere, mentre i peggiori che ho scritto sono stati strazianti. Se un'idea è buona, il lavoro scorre facilmente. Se ci sono troppi intoppi, di solito significa che l'idea è sbagliata.
Si conosce bene un collega/capo solo se si può prevedere correttamente come reagirà in situazioni di stress.
Se lavori al computer, applica la regola del 20-20-20: ogni 20 minuti di lavoro sullo schermo, guarda un punto a 20 metri di distanza per 20 secondi. Questa regola riduce l'affaticamento degli occhi ed è facile da ricordare.
Sei indeciso/a se restare o cambiare lavoro? Probabilmente dovresti cambiarlo. Le persone, in media, sono più felici quando fanno il grande passo.
Ci sono milioni di opportunità per fare un lavoro di merda. Ci sono pochissime probabilità di trovare il lavoro dei sogni.
Cerca sempre di ritagliarti il giusto tempo per la tua vita fuori dal lavoro. Stanno lì le cose che ti rendono felice.
Non devi crescere, sempre, per forza. A un certo punto potrebbe anche andarti bene così com’è. Prova a chiedertelo.
Datti un metodo, non un obiettivo. Gli obiettivi sono limitanti ed esclusivi.
Se l'idea è buona, i soldi arrivano. Non ci sono scuse per non fare qualcosa perché non ci sono soldi.
Non misurare il tuo valore dalle ore che passi in ufficio, ma dall'impatto che generi.
Quando dici "non ho tempo", in realtà stai dicendo "non è una priorità".
Ogni Sì a qualcosa è un NO a qualcos'altro.
Essere produttivi non significa fare tante cose. Essere impegnati non significa essere efficaci.
Circondati di persone più brave di te. Se sei sempre la persona più intelligente nella stanza, sei nella stanza sbagliata.
Fai le cose difficili quando sei al massimo delle energie. Risparmia i compiti facili per quando sei stanco. Eat the frog in the morning.
Se senti che stai lavorando troppo, è probabile che tu abbia (anche) una vita poco stimolante. Più interessi e passioni coltivi, più vorrai trovare il tempo da dedicarci. A volte, la via per uscire dal burnout è “semplicemente” quella di coltivare passioni coinvolgenti.
Coltiva il tuo network e fai pubblicità nei momenti tranquilli, non quando sei disperatamente alla ricerca di aiuto o di fatturato.
Prima di richiedere una promozione, inizia a lavorare come se l'avessi ottenuta.
Le migliori idee spesso nascono dalla combinazione di concetti apparentemente scollegati. Sviluppa competenze distanti tra loro per generare risultati inediti.
Le persone ricordano come le hai fatte sentire, non i dettagli di ciò che hai detto loro. Cura le relazioni più delle presentazioni.
Prendi appunti come se dovessi insegnare quel concetto a qualcun altro domani.
Il fallimento è un indicatore che stai tentando qualcosa di nuovo; sei sulla strada giusta.
Non aspettare la motivazione per iniziare. Le grandi imprese, all’inizio, sono piuttosto pallose.
Pianifica i tuoi giorni come se le ore fossero limitate, perché in effetti lo sono.
Cose specifiche per manager e C levels:
La diversità di pensiero nel tuo team non è politically correct, è strategicamente essenziale.
Diventa il ponte di connessione tra reparti diversi. Chi sa parlare fluentemente sia la lingua dei tecnici che quella del marketing, sia quella del finance che quella delle operazioni, diventa indispensabile nelle organizzazioni complesse.
Non confondere la visibilità con l'impatto. Scegli attentamente i progetti ad alta visibilità, ma assicurati che generino anche risultati misurabili. La reputazione si costruisce sui risultati duraturi, non sui momenti di gloria.
Padroneggia l'arte della “decisione differita strategica”. Sapere quando rimandare una decisione può essere potente quanto saperla prendere rapidamente.
Impara a riconoscere i cambiamenti di secondo ordine. Quello che accade oggi è il germoglio di conseguenze a cascata che si manifesteranno tra 24-36 mesi.
Oltre a voler essere il king, cerca di diventare king-maker. I leader che sono conosciuti per sviluppare altri leader creano un capitale relazionale che supera qualsiasi risultato individuale.
La rimozione degli ostacoli è molto più efficace della ricerca di soluzioni brillanti agli stessi ostacoli.
Coltiva deliberatamente una prospettiva globale. Oltre a conoscere i trend del tuo settore, comprendi come le dinamiche geopolitiche, i cambiamenti demografici e le tendenze macroeconomiche influenzeranno la tua azienda nei prossimi 5-10 anni.
Più sei vicino/a alla vetta, meno le persone sono sincere con te. Crea un "consiglio di amministrazione personale", ovvero un gruppo selezionato di mentori e pari che non hanno paura di mettere in discussione le tue idee e decisioni.